domenica 31 maggio 2009

Serial killer al femminile!!!!



L'argomento “serial killer”, come popolo e come nazione, ci riguarda marginalmente, ma in realtà ci stiamo accorgendo che alcune tendenze nei delitti di cronaca nera degli ultimi vent’ anni portano nella direzione degli assassinii seriali.
Ultimamente nelle pagine dei giornali stanno affiorando sempre più crimini cosiddetti "inspiegabili" e portati a compimento con efferatezza spesso inaudita.
Il termine “serial killer” è utilizzato dal FBI, con precisione dal National Center for the Analysis of Violent Crime, dalla fine degli anni ’70, per indicare “qualcuno che ha ucciso in almeno tre occasioni, con un periodo di pausa (cooling - off) in mezzo ad ognuna”.
I serial killer sono in prevalenza maschi bianchi sui trent’anni, piuttosto ordinari, se non addirittura inadeguati, ma per quanto possa essere difficile collegare una donna, colei che dà la vita, alla brutalità, alla violenza, al sangue, alla fredda selezione delle vittime esistono assassine seriali.
Si è sempre creduto che i serial killer fossero uomini e questa convinzione era così radicata che quando nel 1991 fu arrestata in Florida Aileen Wuornos i giornalisti diedero la notizia sconvolgente della prima donna serial killer.
È raro trovare degli studi sull'omicidio commesso da donne e sono ancora più rare le ricerche sull'omicidio seriale commesso da queste.
Alcuni autori che si sono occupati di omicidio seriale sono propensi, erroneamente, a credere che non esistano donne serial killer, soprattutto se si considera assassino seriale soltanto chi uccide con un movente sessuale, manifestando una o più perversioni.
Il movimento femminista, soprattutto la sua frangia più radicale, nega qualsiasi possibilità che ci possano essere serial killer donne e l'argomento principale a sostegno di questa teoria è che gli assassini seriali sono il prodotto della società patriarcale.
La criminologia femminista tende ad analizzare solamente i casi in cui gli uomini uccidono sadicamente le donne,questa corrente va ad aggiungersi a tutti gli altri studiosi che tendono a sottostimare l'entità dell'omicidio seriale femminile.
Gli autori che ammettono la presenza di donne assassine seriali la stimano dal 5% al 15% rispetto al numero complessivo di serial killer.
La sessualità riguarda indifferentemente entrambi i sessi e coinvolge questioni anche apparentemente al di fuori della sfera sessuale.
Freud,infatti, ci insegna che la storia sessuale di un individuo ci offre le chiavi per aprire le porte della sua vita, poiché è nel suo modo di vivere la sessualità che sono impresse le tracce del suo modo di essere nel mondo.
La dimensione della corporeità cambia a seconda del fatto di essere uomini o donne.
Gli individui di sesso maschile presentano la maggior parte delle devianze sessuali, almeno nelle forme più estreme, e questo può essere attribuibile ad una presunta maggiore vulnerabilità dell'uomo riguardo alla propria identità di genere, così come ad un minor controllo delle pulsioni erotiche.
Il comportamento delle donne serial killer sembra avere connotazioni differenti ed essere fenomeno meno dipendente da problematiche riguardanti la sfera sessuale.
Il grado di aggressività sadica è inferiore nelle assassine a causa dell'acculturazione delle donne, che scoraggia le manifestazioni violente, e della relativa assenza dell'ormone maschile legato all'aggressività, il testosterone.
Il gentil sesso è più incline ad interiorizzare i fattori scatenanti lo stress, tendendo a punirsi mediante l'alcolismo, l'assunzione di droghe, la prostituzione e il suicidio.
Non tutti gli assassini seriali sono serial killer sessuali,alcuni uccidono per ragioni diverse dal sesso: denaro, gelosia, vendetta, potere o dominio.
In questa cerchia di motivazioni può essere ricondotta la causa scatenante del comportamento omicidiario seriale femminile.
La maggior parte delle donne è estranea all'esperienza di fantasie omicide sessualmente sadiche, mentre agisce per motivazioni economiche o di potere.
Relativamente alle modalità d'azione, raramente le donne serial killer fanno a pezzi i cadaveri e optano per l'uccisione mediante sostanze venefiche e strangolamento, per ragioni di forza fisica, ma non soltanto.
Sono astute, adescano con grande abilità e seduzione, ma poi diventano glaciali e spietate.


lunedì 25 maggio 2009

Carta d'identità digitale...


Carta D'identità digitale

By Annabella Muraca!!!


1999: My Dad regala a mio fratello la sua prima play station..e io da pura femminista, mi appassiono a Tomb Rider che ritrae la meravigliosa Lara Croft...!!Trovatemi chi a quell'età non voleva essere come lei!!!


2000: Notte di Natale,sotto l'albero,incartato in un bel pacchetto trovo il mio Game Boy, è così che inizia la mia fissazione,che da lì a qualche mese sarebbe scomparsa, per "Super Mario Bros".


2001: Finalmente il primo computer fisso...ingombrante e poco raffinato!Imparo ad usare "Word" e "Paint" per stilare la tesina che servirà per gli esami della terza media.


2002: Ecco la connessione ad internet estremamente lenta...inizio ad approcciarmi alle prime chat!!!


2005: Ah..che sollievo.. fuori il rudere e dentro un magnifico portatile su cui caricare foto,creare presentazioni "Power Point",e produrre documenti!!!Questo è il mio primo approccio superficiale con il computer..il bello arriverà qualche anno più tardi!!!


2007-2008: Inizia il primo anno di università e con esso arriva la consapevolezza che sia il computer che internet sono indispensabili!!!Iniziano le prime esercitazioni d'informatica con il prof Massara (e i suoi assistenti..tra cui Winnie the Pooh),è grazie a ciò che inizio ad approcciarmi seriamente e ad appassionarmi al computer!!Grazie al prof., Google con i suoi vari accessori diventa pane per i miei denti.


2008-2009: Dopo varie navigazioni la mia barca approda dal "Ribelle e Rivoluzionario" Orazio Converso..tra la consolle di elleboro e blog spot riesco a scoprire le mie capacità nascoste...è grazie a lui che sono riuscita a prendere maggior confidenza con il mio PC..ed è a lui,che se tutto andrà bene,dedicherò una statua placcata in oro!!!(Scherzo!!!)

I SERIAL KILLER AL CENEMA

Il cinema, o un certo tipo di cenema, non solo è una forma di intrattenimento,ma anche un audiovisivo che spesso ci racconta delle verità.
Ora, il tema di questo blog è cercare di capire come si analizza una scena del crimine,quali tipi si serial killer esistono e così via..Io vorrei dare il mio contributo parlandovi appunto di alcuni film che trattano dell'argomento,film anche molto belli che consiglio di vedere se non lo avete già fatto.
In particolare mi riferirò a Seven ,Il collezionista d'ossa, Il silenzio degli innocenti ,8MM -delitto a luci rosse.
Il primo è un film di D. Fincher e ,in breve,nel nome del film c'è già un accenno di quello che andrete a vedere:il numero 7 si riferisce ai sette peccati capitali ai quali l'assino si rifà per uccidere le sue vittime



Il secondo è un film di Phillip Noyce ed è tratto dall'omonimo libro:anche in questo caso dal titolo si capisce quale sarà l'ossessione dell'assassino,ovvero prelevare dalle sue vittime residui ossei.Per uccidere prende spunto da un vecchio libro ricostruendone i delitti.



Il terzo è un film di J.Demme il cui titolo originale è "The silent of the lamb": l'assassino è ossessionato dalle donne e in particolare da una che poi ucciderà;il suo scopo sarà quello di creare un vestito di pelle umana. La psicologa che farà le indagini per trovarlo avrà bisogno dei preziosi consigli di Annibal Lecter,un cannibale omicida rinchiuso in prigione.



L'ultimo film che voglio portare alla vostra attenzione è il sopracitato "8MM-delitto a luci rosse" di Joel Schumacher:film che non si occupa di serial killer in particolare,ma tratta dei porno cosidetti Snaf (non so se si scrive così,ma così si pronuncia), che sono film particolarmente violenti e che a volte finiscono con l'uccisione della donna.C'è un detective che cerca di incastrare regista e carnefice di un omicidio ecc ecc, ma non vi rovino il finale.


venerdì 22 maggio 2009

Csi New York..!!

CSI:NY è il secondo spin-off, ambientato a New York, della serie televisiva americana CSI: Scena del crimine.


Personaggi:

Mac Taylor
Il Detective
Mac Taylor è il caposquadra. Ex tenente dei marines, è laureato in scienze biologiche ed è un esperto di armi giapponesi. L'onore della sua nazione, la sicurezza della sua città, l'integrità del suo laboratorio sono le tre cose che proteggerebbe ad ogni costo. Ha perso la moglie, Claire, negli attentati dell'11 settembre 2001.

Stella Bonasera:

La Detective Stella Bonasera è cresciuta in orfanotrofio dopo essere stata abbandonata da genitori italo-greci ed è completamente devota al suo lavoro. Grazie alla sua determinazione, tenacia ed intelligenza co-dirige il laboratorio insieme a
Mac Taylor. Personaggio la cui psicologia è spesso analizzata, è molto attenta al benessere fisico e mentale.

Danny Messer
Il Detective Danny Messer è forse il personaggio più complesso della serie a causa della sua adolescenza trascorsa in una famiglia disagiata. È sempre al limite fra il rispetto a la trasgressione della legge: suo fratello Louie infatti era parte dei Tanglewood boys, nota baby gang divenuta poi associazione criminale.

Aiden Burn
La Detective Aiden Burn, una bella e giovane ragazza originaria di
Brooklyn, è estremamente legata al suo lavoro e sempre pronta ad immedesimarsi in nuove situazioni; ricorda molto il personaggio di Sara Sidle in CSI: Scena del crimine. Viene licenziata nel 2° episodio della II Stagione dopo che un eccessivo attaccamento ad un caso di stupro la porta ad infrangere le regole del laboratorio.


mercoledì 20 maggio 2009

Sepolto vivo..prima e seconda parte!!!





Gil Grissom..


Gilbert "Gil" Arthur Grissom è un personaggio fittizio della serie televisiva CSI: Crime Scene Investigation, realmente basato sul criminologo Daniel Holstein della polizia metropolitana di Las Vegas.
Grissom è il supervisore del turno di notte della squadra della
Polizia Scientifica nella Contea di Clark, in Nevada; la squadra opera nella città (e anche nella periferia) di Las Vegas. È un entomologo che ha ottenuto la laurea in biologia all'Università della California di Los Angeles. Per una coincidenza il personaggio interpretato da Petersen nel film Manhunter - Frammenti di un omicidio (basato sul romanzo Red Dragon di Thomas Harris), Will Graham, scrive una monografia su come determinare l'ora del decesso dall'attività degli insetti. Grissom ha una conoscenza vasta sugli insetti e sull'entomologia, e la applica ai casi su cui deve investigare. Quando gli viene chiesto perché lavora nella scientifica egli risponde:
« Perché la gente morta non può raccontare »
(Episodio '
La lezione')


Carattere
Grissom ha un comportamento imparziale e intellettuale; questa sua caratteristica, spesso, lo ha avvantaggiato nel lavoro e nella vita personale. Tuttavia il suo distacco dagli incarichi di natura politica spesso lo rende ostile nei confronti dei suoi superiori (e qualche volta dei membri della sua stessa squadra). Il suo lavoro spesso lo porta a contatto con varie
subculture e ciò non lo infastidisce minimamente. Inoltre ha lo stomaco molto forte (non è infastidito, ad esempio, da un'autopsia) ed è affascinato da qualsiasi cosa bizzara e fuori dall'ordinario. Odia la violenza domestica, i pedofili ed i trafficanti di droga che "distribuiscono morte ai bambini".Sebbene Gil sia solitamente molto calmo e con una forte padronanza di se stesso, a volte mostra di avere un'ira piuttosto violenta.

Grissom ha molte similitudini con Sherlock Holmes. Come Holmes, Grissom è molto devoto al ragionamento logico e non ha molta considerazione per le norme di comportamento (Grissom, in un episodio, urta un vaso di mostarda in una drogheria per illustrare una teoria - episodio "Morte sulla I-15"; similmente Holmes infilza un maiale al mercato per determinare quanto deve essere forte un uomo per trafiggere una persona con un arpione). Possiede un nemico simile a Moriarty (nemesi di Holmes), Paul Millander, che compare in alcuni episodi (CSI: scena del crimine, Anonimo, Millander è tornato). Prova un'inusuale interesse per una donna, Lady Heather (episodi Schiavi di Las Vegas, Lady Heather, Pirati del Terzo Reich, The Good, the Bad, and the Dominatrix), in parallelo con Irene Adler di Holmes.

Csi..scena del crimine..


Csi scena del crimine (Crime Scene Investigation) è un telefilm prodotto dal network statunitense CBS le cui vicende ruotano attorno alle indagini della squadra del "turno di notte" della polizia scientifica di Las Vegas. La ricerca delle prove per collegare crimini e loro esecutori è il principale scopo della squadra, che si avvale di tutti i mezzi offerti dalla tecnologia, dalla scienza e dalla razionalità dei singoli componenti.


Personaggi principali :

Gilbert (Gil) Arthur Grissom :responsabile della squadra, introverso e misantropo, geniale e affascinato dal macabro, è un biologo specializzato in Entomologia. Avendo la madre sordomuta conosce il linguaggio dei segni. Per un problema all'udito (poi risolto) lo vediamo anche leggere facilmente le labbra.
Catherine Willows: ha un passato da spogliarellista ed è laureata in tecnologia medica, è specializzata nell'analisi delle macchie di sangue. Ragazza madre divorziata, ha una figlia. Suo padre biologico è Sam Braun, proprietario di numerosi casinò ed alberghi a Las Vegas.
Sara Sidle : laureata in Fisica, è specializzata nell'analisi dei materiali. Ha avuto una storia con un paramedico, ma è innamorata di Grissom, sebbene lui abbia timore di ricambiare. Ha avuto problemi di alcolismo. Il padre, un uomo violento e alcolizzato, è stato ucciso dalla madre. Sara è cresciuta in un orfanotrofio.
Nick Stokes : laureato in Criminologia, è specializzato nell'analisi di fibre e capelli.
Greg Sanders : tecnico di laboratorio specializzato nelle analisi del DNA (nella 5a stagione entrerà nella squadra investigativa). È entrato a far parte del cast ufficiale dalla 3a stagione (nelle precedenti era un personaggio ricorrente).


domenica 17 maggio 2009

Tipi di motivazioni!!!!


Gli assassini seriali possono essere anche classificati in differenti categorie in base alle motivazioni che li spingono a uccidere, cioè al 'movente' dei delitti.


Visionari/Allucinati

Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, non è frequente che i serial killer abbiano disturbi mentali importanti, per esempio schizofrenia. In qualche raro caso, tuttavia, un serial killer può corrispondere a questo stereotipo e letteralmente uccidere "seguendo le istruzioni di voci nella sua testa" o come conseguenza di esperienze di tipo allucinatorio.



Missionari
Alcuni serial killer concepiscono i loro omicidi come una missione. Per esempio, lo scopo di un serial killer "in missione" può essere quello di "ripulire la società" da una certa categoria (spesso
prostitute o membri di determinati gruppi etnici). Emblematica è la figura di John Doe nel film Seven, che rispecchia appieno questa categoria di serial killer. Lo stesso ruolo di serial killer di Michael C. Hall, Dexter, è proprio quello di uccidere le persone "cattive" sentendosi un vero e proprio missionario.


Edonistici
Questo tipo di serial killer uccide con lo scopo di provare piacere. Alcuni amano la "caccia" più che l'omicidio in sé; altri
torturano o violentano le loro vittime mossi da sadismo. Altri ancora uccidono le vittime velocemente per indulgere in altre forme di attività come la necrofilia o il cannibalismo. Il piacere per questi serial killer è spesso di natura sessuale, o ha un analogo andamento e un'analoga intensità pur non essendo riconducibile ad alcun atto esplicitamente sessuale.


Dominatori
È il tipo più comune di serial killer. Il principale scopo dell'assassino in questo caso è quello di esercitare potere sulle proprie vittime, in tal caso contribuendo al rafforzamento della propria stima di sé (della propria forza fisica e morale). Questo tipo di comportamento è spesso inteso (inconsciamente o consciamente) come compensazione di abusi subiti dal killer nell'infanzia o nella vita adulta. Molti killer che violentano le proprie vittime non ricadono nella categoria "edonistica" perché il piacere che provano da questa violenza è secondario (se non addirittura assente); la violenza stessa riproduce, fedelmente o simbolicamente, una violenza subita in passato.


Angeli della morte
Detti anche angeli della misericordia, sono i serial killer che agiscono in ambito medico. Commettono i loro omicidi iniettando sostanze letali ai pazienti di cui si prendono cura e, anche se dichiarano di agire convinti di liberare le loro vittime dalle sofferenze, in realtà sono mossi dal desiderio di decidere della vita e della morte altrui, come prova il fatto che buona parte delle loro vittime siano in condizioni di salute non gravi al momento dell'omicidio. A volte non uccidono i loro pazienti, ma li mettono deliberatamente in pericolo per poi salvarli e guadagnare l'ammirazione dei colleghi. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne, ma non mancano angeli dalla morte di sesso maschile.

sabato 16 maggio 2009

Documentario sui Serial Killer...!!!

Ragazzi...guardate..ascoltate...e commentate..deve essere un lavoro di gruppo!

venerdì 15 maggio 2009

Tipologie di Serial Killer...




I criminologi e istituzioni come l'FBI identificano diversi tipi di serial killer. In generale, i serial killer sono classificabili in due grandi categorie: organizzati e disorganizzati. Un'altra classificazione in parte indipendente riguarda invece le motivazioni specifiche del killer.

Tipi organizzati e disorganizzati:






  • I tipi organizzati sono killer lucidi, spesso molto intelligenti, metodici nella pianificazione dei crimini. Mantengono un alto livello di controllo sull'andamento del delitto; non raramente hanno conoscenze specifiche sui metodi della polizia, che applicano allo scopo di occultare scientificamente le prove. Seguono con attenzione l'andamento delle indagini attraverso i mass media e concepiscono i loro omicidi come progetti di alto livello. Spesso questo tipo di killer ha una vita sociale ordinaria, amici, amanti, o addirittura una famiglia.






  • I tipi disorganizzati agiscono impulsivamente, spesso uccidendo quando se ne verifica l'occasione, senza una reale pianificazione. Spesso hanno un basso livello culturale e un quoziente d'intelligenza non eccelso; non sono metodici, non occultano le tracce (sebbene siano talvolta in grado di sfuggire alle indagini per qualche tempo, principalmente spostandosi velocemente e grazie alla natura intrinsecamente "disordinata" del loro comportamento su lunghi archi di tempo). Questo genere di killer in genere ha una vita sociale e affettiva estremamente carente e a volte qualche forma di disturbo mentale.


Tale classificazione si riflette sulla scena del crimine attraverso indicatori, più o meno significativi, che possono aiutare gli investigatori a tracciare un primo profilo del responsabile. In particolare il livello di organizzazione si potrà evincere dalla presenza o meno sulla scena del delitto dell'arma utilizzata, dalla tipologia di quest'ultima, dalla verifica della corrispondenza tra luogo dell'uccisione e luogo del ritrovamento, dalla presenza di tracce o altri elementi utili all'individuazione del responsabile. Nello specifico possiamo dire come un tipo organizzato tende a portare sul luogo del delitto l'arma o le armi che utilizzerà per commetterlo, così come provvederà a portarle via, una volta completato il suo disegno criminoso. Un tipo disorganizzato, viceversa, tenderà ad utilizzare oggetti trovati sul luogo del delitto e, a volte, potrà lasciarli sul posto all'atto della fuga. La presenza di tracce quali impronte latenti sulla scena rivela una disorganizzazione tipica del secondo tipo mentre ben difficilmente troveremo elementi utili qualora il responsabile appartenga alla prima categoria. Va detto che questi, come altri indicatori, entrano a far parte di un profilo criminologico dell'autore che, lungi dall'essere prova certa ed inconfutabile, può comunque costituire un valido aiuto nella ricerca del reponsabile.





mercoledì 6 maggio 2009

Il "Serial Killer"


L'espressione "serial killer" venne usata a partire dagli anni settanta del Novecento, decennio in cui giunsero sotto i riflettori della cronaca, negli Stati Uniti, i primi casi eclatanti: Ted Bundy e David Berkowitz. Il termine aveva principalmente lo scopo di distinguere il comportamento di chi uccide ripetutamente nel tempo con pause di raffreddamento, dagli omicidi plurimi che si rendono colpevoli di stragi. Tecnicamente si considera "serial killer" chi compie tre o più omicidi distribuiti in un arco relativamente lungo di tempo, intervallati da periodi di "raffreddamento" durante i quali il serial killer conduce una vita sostanzialmente normale.Gli assassini seriali sono per il 90% di sesso maschile.Le assassine seriali uccidono prevalentemente per ragioni personali o per vendetta, e preferiscono avvelenare o strangolare le loro vittime, mentre per i killer maschi l'omicidio comprende un grande coinvolgimento fisico, e ciò include quindi armi bianche, armi da fuoco, o comunque qualsiasi oggetto che possa essere utilizzato come arma.

Le motivazioni psicologiche dei serial killer possono essere estremamente diverse, ma in buona parte dei casi sono legate a pulsioni verso l'esercizio del potere o a pulsioni sessuali, soprattutto con connotazioni sadiche. La psicologia del serial killer è spesso caratterizzata da una sensazione di inadeguatezza e da un basso livello di autostima, legati talvolta a traumi infantili (umiliazioni, abusi sessuali) o a una condizione socio-economica particolarmente deprimente.

Data la natura morbosa, psicopatica e sociopatica della condotta criminale del serial killer, nella maggior parte dei processi l'avvocato difensore invoca l'infermità mentale. Questa linea di difesa fallisce però quasi sistematicamente nei sistemi giudiziari come quello degli Stati Uniti, in cui l'infermità mentale è definita come l'incapacità di distinguere bene e male nel momento in cui l'atto criminale si è consumato. I crimini dei serial killer sono quasi sempre premeditati e il killer stesso trova non raramente la propria motivazione nella consapevolezza del loro significato morale.

Tratto da Csi..las vegas

Questo è un video che si contrappone in modo molto efficace al precedente!Il lavoro della polizia scientifica deve essere minuzioso e ben definito...si cercano le tracce e,come potete notare,si procede per ipotesi..è così che si arriva all'individuazione dell'omicida..Molto importanti sono le prove che,per risolvere il caso,non devono essere contaminate.

Alla prossima puntata!

Esempio di errori della polizia scientifica..

Questi sono esempi di errori che la polizia scientifica non deve mai realizzare altrimenti si perdono indizi necessari per indivuare il colpevole!!!!

lunedì 4 maggio 2009

Jeffery Deaver



Leggendo i libri di Jeffery Deaver,che ha ideato la serie dell'investigatore paraplegico Lincoln Rime,vediamo che l'analista della SdC,Amelia Sachs procede all'analisi della scena con il metodo sistematico definito a "griglia",ossia ponendosi parallella ad una parete e procedendo a muoversi avanti e dietro,di metro in metro,coprendo tutta la zona interessata.Il metodo anglosassone appena considerato,forse un pò enfatizzato in questi romanzi,è diverso da quello utilizzato dagli operatori della nostra polizia scientifica,in quanto l'analisi della scena del crimine viene da noi effettuata,dal principio,con un sistema definito "punto-punto".Ossia,preferiamo procedere diretti al punto più importante e visibile della scena,per esempio il cadavere,e poi sequenzialmente agli altri oggetti di interesse investigativo.A quel punto,dopo aver individuato le tracce più visibili,si procede ad una ricerca sistematica basata sul seguente ordine:da destra verso sinisra,dal generale al particolare,dal basso verso l'alto.
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Cos'è fisicamente la scena del crimine?

Cos'è fisicamente e spazialmente la scena del crimine?Vi sono almeno tre zone,ugualmente importanti,ai fini investigativi:
1- La scena del crimine primaria,dove è avvenuto il fatto delittuoso o dove è stato rinvenuto il cadavere
2- La scena del crimine secondaria,ossia quel luogo dove vi è un'alta possibilità che l'autore del delitto abbia compiuto azioni
3- Le zone d'interesse investigative,dove l'autore del reato ha sicuramente transitato.Altra zona importante è quella definita dagli specialisti come "zona tiepida", situata nelle vicinanze della stessa SdC.
Cosa devono indossare gli specialisti che devono analizzare la scena del crimine?Tutti gli operatori sono obbligati a munirsi di apposite protezioni,a cominciare da una tuta monouso che comprende:un paio di copricalzari,un cappuccio,dei guanti di lattice e una mascherina.Questo tipo di "abbigliamento" permette di evitare che gli operatori contaminino la SdC con le proprie impronte digitali o lascino,accidentalmente,residui biologici sulla scena.Questo perchè,come si vede nei film e negli sceneggiati televisivi,la possibilità di trovare delle tracce,che possano ricondurre agli autori del crimine,dipende esclusivamente dalla salvaguardia dei luoghi dov'è avvenuto.

Cos'è la scena del crimine?




Cos'è la scena del crimine?!La scena del crimine è senz'altro uno degli elementi più importanti per scoprire chi sia l'autore del reato.Il luogo dove è stato compiuto il crimine,infatti,è il luogo di congiunzione tra la criminalistica e la criminologia,due discipline che molti tendono a confondere.In realtà, la prima studia le moderne tecniche di ricerca delle tracce,delle metodologie e delle procedure di laboratorio al fine di risalire all'identificazione del responsabile,mentre,la seconda,studia i reati,gli autori e le vittime.Per completare il quadro della definizioni possibili,possiamo considerare la SdC(scena del crimine)come una forma di comunicazione lasciata da chi ha commesso il crimine in questione;una comunicazione che spesso è l'unica in grado di farci capire chi sia il colpevole.